Una matita ben appuntita

Oggi ? Per voi una matita ben appuntita alle prese con un drago

#illustrazionidapasseggio , Buona lettura …

Consumata da troppi tratti svogliati e forse da un poco di  noia, una giovane matita si fece la punta.

Così, mentre un premuroso temperino si prendeva cura della sua nuova graffiante acconciatura, la matita cominciò a fantasticare sulla prossima passeggiata sulla carta.

Ma le fantasie si arresero ben presto: da tempo una mano tanto seria la impugnava solo per riempire grossi ed innumerevoli fogli a quadretti grigi.

File e colonne di numeri fitti e ordinati come soldati in perfetta uniforme.

Nemmeno la gomma si permetteva un fiato o un piccolo sorriso di fronte alla sfilata precisa.

Sconsolata al pensiero delle prossime fatiche numeriche si guardò allo specchio. Poi, incrociando con lo sguardo la sua nuova chioma pungente e il suo simpatico sorriso, decise improvvisamente che quel giorno non avrebbe sprecato la punta senza un po’ di divertimento.

Per prima cosa fece sparire tutti i fogli a quadretti e lasciò solo fogli completamente bianchi  poi promise che, questa volta, avrebbe deciso lei cosa disegnare.

Quando il padrone della mano arrivò, si trovò inizialmente spiazzato dalla assenza dei quadretti ma non si fece troppi problemi o domande e afferrata la matita tentò di stendere la prima fila di numeri.

Cominciò da un “quattro” ma non ci riuscì. La matita non rispondeva ai sui comandi e la mano non riusciva a tracciare i rigidi segni desiderati . Riprovò con tutte le sue forze ma non c’era nulla da fare. Incredulo guardò la matita, tutto sembrava come al solito

Una matita ben appuntita , appunto.

La punta non ne voleva proprio sapere di seguire le rette e gli angoli di quel disgraziato quattro.

Dalla fatica la mano cominciò a tremare mentre, con l’aiuto dell’altra mano e di un minaccioso pesante piede, l’uomo si ostinava a strattonare la matita

Sfinito si fermò un attimo.

Allentò la presa e proprio in quel momento si accorse che la matita cominciava a muoversi sotto i suoi gesti meno rigidi e contratti.

La mano era talmente stanca che nemmeno provò a tracciare nuovamente il numero,  spiazzato si limitò seguire e poi accompagnare le sinuose e curve linee che la matita solo gli concedeva di scarabocchiare.

Poi arrivò la curiosità e nel vagare misterioso sulla carta, la matita vide sorgere un sorriso nel volto dell’uomo che ormai si era accorto di stare disegnando.

La fantasia infine prese il sopravvento e la mano con grande leggerezza si ritrovo a guidare.

Fu un gioco di squadra con la matita , disegnando sul foglio bianco, insieme, evocarono un grosso drago colorato che da sempre abitava nelle profondità del cuore dell’uomo e che da quel momento non li avrebbe più abbandonati nelle loro avventure illustrate.

Ci furono ancora tanti numeri, certo ma in aggiunta  ….  almeno un disegno al giorno.

Ecco! una matita ben appuntita , Breve Illustrazione Narrata

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